L’eliminazione del tumore della cervice uterina è, oggi, un obiettivo di sanità pubblica mondiale lanciato dall’OMS nel 2018 e da un commitment degli Stati membri dell’Unione Europea sancito dal Europe’s Beating Cancer Plan.
Traguardo che si stima possa essere raggiunto con il conseguimento dell’obiettivo 90-90-90 entro il 2030: 90% di coperture vaccinali negli adolescenti, 90% di adesione allo screening cervicale utilizzando i test di ultima generazione, 90% di donne che accedono tempestivamente a diagnosi e cura.
In Italia ci si affida al PNPV 2023-25
Quest’ultimo annovera la prevenzione del tumore della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate come obiettivo strategico, al pari del mantenimento dello status polio free e dell’eradicazione del morbillo e della rosolia. Si calcola che a oggi in Italia siano 534.422 i casi incidenti/annui di malattie HPV correlate con un burden economico di 664 milioni di euro per costi sanitari lifetime.
Per superare le disparità regionali, il PNPV 2023-25 raccomanda l’estensione dell’offerta attiva e gratuita alle ragazze almeno fino all’età di inizio dello screening del tumore per il cancro della cervice uterina (26 anni) e ai maschi almeno fino ai 18 anni di età compresi e il mantenimento della gratuità nel tempo per le coorti beneficiarie.
Il PNVP raccomanda anche il recupero attivo di giovani non protetti contro l’HPV, stimati a circa 2,2 milioni, i quali rimarranno a rischio di contrarre il virus e di continuare ad alimentare il reservoir anche fra le generazioni più adulte.
Con l’obiettivo di arrivare più velocemente all’eliminazione dei tumori HPV-correlati, molte Regioni italiane, a oggi, hanno esteso l’offerta gratuita della vaccinazione HPV a coorti aggiuntive di donne e uomini adulti sulla base di differenti delibere e circolari emanate dai singoli territori.
L’infezione da HPV
È molto diffusa ed è molto frequente venirne a contatto durante i primi rapporti sessuali. I cheratinociti dello strato basale della cervice uterina rappresentano infatti il sito ideale per l’infezione e la moltiplicazione dell’HPV.
In particolare, la cervice delle ragazze/giovani donne è anatomicamente più esposta all’acquisizione del virus, con una trasmissione da maschio a femmina di regola più efficace e probabile che il contrario a causa di maggiore cheratinizzazione dell’epitelio del glande, dell’assenza della zona di trasformazione (zona della cervice tra epitelio squamoso nativo ed epitelio colonnare) in attiva replicazione.
Il progresso di evoluzione verso una forma oncogena è legata a diversi fattori: un’esposizione correlata (come avere molti partner sessuali, un inizio precoce dell’attività sessuale); una suscettibilità correlata dovuta, per esempio, alla contrazione di più infezioni da HPV a elevato rischio, una bassa risposta immunitaria, la genetica, altre malattie sessualmente trasmissibili; il microambiente tra cui multiple infezioni da HPV, fumo, utilizzo prolungato di contraccettivi orali; la genetica e l’epigenetica come l’instabilità genetica, l’espressione di specifici oncogeni tra cui E6 e E7, l’inattivazione di geni oncosoppressori.
Il processo oncogeno, se avviene, richiede anni e su questa base si fonda il principio e l’efficacia dello screening (prevenzione secondaria. Mentre in prevenzione primaria una importante arma è rappresentata dal vaccino.
L’efficacia vaccinale
Studi epidemiologici evidenziano che il vaccino anti HPV nonavalente protegge dai tipi di HPV responsabili di circa il 90% dei cancri del collo dell’utero/cervice, da più del 95% degli adenocarcinomi in situ (AIS), dal 75-85% delle neoplasie intraepiteliali ad alto grado del collo dell’utero (CIN 2/3), dall’85- 90% dei tumori della vulva correlati a HPV, dal 90-95% delle neoplasie vulvari intraepiteliali di alto grado correlate ad HPV (VIN 2/3), dall’80-85% dei cancri vaginali correlati a HPV, dal 75-85% delle neoplasie vaginali intraepiteliali ad alto grado (VaIN 2/3) correlate all’HPV, dal 90-95% dei tumori anali correlati ad HPV, dall’85-90% delle neoplasie intraepiteliali anali (AIN 2/3) ad alto grado correlate all’HPV e dal 90% dei condilomi genitali. Prevenzione attiva e efficace in tutte le popolazioni, uomini e donne, giovai e adulte.