Un dispositivo robotico in grado di diagnosticare il tumore nei suoi stadi iniziali, migliorando la presa in carico del paziente e la prognosi.
In Italia ogni anno si effettuano circa 44 mila nuove diagnosi per tumore del polmone, in gran parte dei casi in stadio già avanzato. Questa forma di tumore, infatti, non dà sintomatologia precoce e viene di solito scoperta per caso oppure quando esce dalla forma silente.
Anche per questo la sopravvivenza a 5 anni è ancora bassa: 16% negli uomini e 23% nelle donne.
Gli specialisti puntano l’attenzione sull’esigenza di giungere precocemente alla diagnosi, anche grazie a screening sulle fasce di popolazione a rischio.
Il ruolo della tecnologia
Nel frattempo, anche la tecnologia offre aiuto. Un esempio lo offre l’Istituto Europeo di Oncologia di Milan, che si è dotato di un broncoscopio di ultima generazione: un dispositivo robotico dedicato alla diagnosi precoce del tumore del polmone.
Rispetto ad altri broncoscopi in commercio, il dispositivo può arrivare anche nelle regioni più periferiche del polmone e individuare masse di dimensioni anche millimetriche. Può anche eliminare direttamente le piccole masse con un sistema di termoablazione, una tecnica già usata in USA e Gran Bretagna e che lo IEO vorrebbe sperimentare in Italia.
Inoltre, usato insieme alla TAC permette di prelevare i tessuti delle GGO (Ground Glass Opacity) per sottoporle a biopsia e giungere a diagnosi certa. Da ultimo, con una sostanza specifica può marcare i noduli polmonari, per facilitarne l’eliminazione con la chirurgia mininvasiva robotica.
L’importanza del fattore tempo
Spiega Juliana Guarize, direttore dell’Unità di Pneumologia Interventistica: “La diagnosi precoce è la chiave di volta per ridurre la mortalità e il peso personale e sociale di questo tumore. Il tempo è un fattore importantissimo per una buona terapia. I noduli di dimensioni minime che troviamo con lo screening hanno un follow-up di mesi, proprio perché la loro posizione o dimensione non permette un prelievo bioptico. La tecnologia robotica supera questo problema, a grande vantaggio del paziente, che con i risultati immediati della biopsia può essere trattato subito con interventi mininvasivi”.