Il 26 marzo scorso, la Camera ha approvato la proposta di legge “Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche”. Il disegno di legge è a favore dei lavoratori dipendenti con malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
Il testo raccoglie le cinque proposte di legge presentate a novembre 2020 da gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione. La legge garantisce che i lavoratori affetti da malattie oncologiche non perdano il posto di lavoro durante il periodo di malattia, offrendo loro maggiore sicurezza e stabilità professionale.
La proposta di legge prevede il diritto di fruire, in aggiunta ai benefici previsti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, di un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore ai 24 mesi previa prescrizione medica e di ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito per visite, esami strumentali e analisi emato-chimiche, cure mediche e follow up, con una copertura annua di 20 milioni di euro, consentendo ai lavoratori di gestire le proprie necessità sanitarie senza più essere penalizzati sul posto di lavoro. Inoltre, consente ai genitori con figli malati di usufruire di permessi per assistere il loro caro.
Sono quasi 4 milioni, le persone che convivono con una malattia oncologica, invalidante o cronica, la nuova proposta di legge assicura loro diritti e tutele fondamentali in ambito lavorativo.
L’approvazione della Camera fa seguito a sette anni di impegno incessante del gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Il risultato è merito della dedizione della coordinatrice Annamaria Mancuso e delle 50 associazioni che compongono il gruppo.
«Un altro importantissimo traguardo di Salute Donna e delle Associazioni del Gruppo La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere oggi è stato raggiunto» ha dichiarato Annamaria Mancuso, «ma devo aggiungere, anche mio traguardo personale che come ex malata di cancro mi sono battuta per anni con tutta me stessa dialogando con la politica. Questa proposta di legge rappresenta un primo passo legislativo importante e in avanti, rispetto al vuoto che c’era sul diritto del malato di mantenere il suo posto di lavoro in caso di malattia prolungata. In passato, infatti, molti lavoratori dopo il periodo di comporto di sei mesi venivano licenziati e questa è una realtà a cui tutti abbiamo assistito, leggendo storie tristamente raccontate dai media. Oggi grazie a questo provvedimento, a fronte della retribuzione entro i primi sei mesi di assenza, per i mesi successivi il lavoratore potrà chiedere di assentarsi per ulteriori 18 mesi, senza retribuzione ma per lo meno avendo garantito il posto di lavoro. Certamente, l’ideale sarebbe stato di prevedere almeno una quota retributiva, ma sappiamo che non si sarebbe arrivati a nulla, visto i conti dello Stato, se avessimo chiesto quanto avremmo desiderato. Siamo soddisfatti in ogni caso che almeno nessuno correrà il rischio di essere licenziato dopo sei mesi di malattia. Inoltre, da non dimenticare che la PDL prevede un incremento di 10 ore di permessi retribuiti per tutti quei pazienti fragili, affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche che sono soggetti a visite ed esami ravvicinati. Ad oggi le 18 ore annue che erano a disposizione di questi pazienti diventano 28. Tutto ciò è stato reso possibile da chi ha ascoltato la nostra voce. Ringrazio in particolare la Coordinatrice dell’Intergruppo Parlamentare ‘Insieme per un impegno contro il cancro’ della scorsa legislatura, l’On. Silvana Comaroli, prima depositaria della Legge, l’On. Andrea Giaccone, relatore della legge in Commissione Lavoro e in assemblea, l’On Vanessa Cattoi Coordinatrice dell’attuale Intergruppo, ma anche tutti gli altri partiti nelle persone degli Onorevoli Serracchiani, Gatta, Barzotti, Rizzetto e Tenerini. A loro va la nostra stima indiscussa per aver dimostrato a tutti gli italiani, ai malati oncologici e cronici che quando si vuole si può e si deve lavorare insieme. Confesso che seguendo il dibattito alla Camara, ho pianto. La copertura di 20 milioni di euro annui è veramente un grande successo e un bell’inizio, ma continueremo a lavorare su questo».
Queste le parole dell’On. Andrea Giaccone, membro XI Commissione Lavoro e relatore della proposta di legge nonché autore del testo unico: «Questa è una giornata molto importante in cui si è fatto un concreto e sostanziale passo avanti nella tutela dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche per i loro diritti sul posto di lavoro». Giacone ha poi aggiunto: «È stato un bel lavoro di sintesi e confronto molto costruttivo in Commissione tra tutti i gruppi politici, in quanto erano in discussione numerose proposte di quasi tutti i gruppi di maggioranza e opposizione, segnale dell’importanza del tema e della sensibilità dei politici. Il voto unanime di tutto il Parlamento sta a dimostrare la bontà del lavoro svolto. Per i pazienti oncologici cambierà molto per quel che riguarda la conservazione del posto di lavoro, nonostante le differenze tra lavoratori pubblici e privati, e abbiamo aggiunto ulteriori tutele. È stato fatto un passo avanti nella giusta direzione».
Lo scopo del nuovo disegno di legge è quello di offrire maggiori tutele a questi cittadini vulnerabili, con l’augurio che l’equilibrio tra salute e lavoro possa migliorare.