Rinforzare la collaborazione con l’Università, realizzare eventi di sensibilizzazione per evidenziare l’importanza del ruolo dell’infermiere a livello anche sociale e tanto altro ancora. Questo il piano dell’Ordine Professionale Infermieri di Siena.
Il problema dell’invecchiamento degli operatori è comune a tutte le professioni sanitarie, dal medico all’infermiere. Tra le cause, certo, ci sono l’invecchiamento generale della popolazione e la denatalità che porta il nostro Paese, ma non solo, a essere sempre meno dotato di nuove leve da inserire nei diversi contesti lavorativi; pesano poi le scelte di politica sanitaria degli ultimi anni che portano i nostri giovani intenzionati a lavorare nel settore a formarsi qui e andare poi a lavorare all’estero, dove le garanzie e i premi sono maggiori.
Attualmente se in Europa ci sono in media 9,5 infermieri ogni 1000 abitanti, nel nostro Paese siamo a 6,4. La situazione non migliora se si guarda al numero di laureati in infermieristica, che in Italia è di 17 persone ogni 100.000 contro una media europea di 48. Poco più di un terzo. Occorre quindi lavorare per rendere il lavoro in sanità più attrattivo.
L’Ordine degli Infermieri di Siena, per esempio, ha presentato un piano di azione che ha come ingredienti la formazione, il dialogo, la cittadinanza e la valorizzazione della professione.
Calo degli infermieri
I numeri italiani sopra citati si ripresentano anche nella provincia di Siena, dove il problema maggiore è quello dell’invecchiamento.
Spiega Francesco D’Ambrosio, presidente di OPI Siena: “questo trend di invecchiamento è una delle sfide principali per il nostro Ordine e riflette una situazione diffusa a livello regionale e nazionale.
A livello toscano, gli infermieri iscritti sono 28.919, una forza professionale indispensabile per garantire assistenza di qualità e rispondere alle crescenti esigenze sanitarie della popolazione.
Tuttavia, questi numeri evidenziano la necessità di un maggiore impegno per favorire il ricambio generazionale e rendere la professione più attrattiva per i giovani”.
Secondo alcuni dati, oltre il 50% degli infermieri iscritti all’albo senese avrebbe più di 50 anni, mentre meno del 20% rientra nella fascia di età compresa tra i 21 e i 35 anni. Come affrontare la situazione?
Comunicazione e valorizzazione della professione
In quanto responsabile della tutela della salute pubblica, nei prossimi anni l’OPI di Siena intende promuovere promuovere e valorizzare la professione infermieristica.
“Il nostro impegno”, spiega il presidente D’Ambrosio, “è rafforzare la comunicazione con i nostri iscritti, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per garantire una diffusione chiara e tempestiva delle informazioni. Promuoveremo corsi di formazione continua e offriremo supporto nella gestione del dossier formativo e dei crediti ECM. Riteniamo fondamentale mantenere un dialogo costante con l’Università e con coloro che sceglieranno il corso di laurea in Infermieristica, per assicurare che la formazione accademica risponda alle esigenze reali della professione.
Tra le nostre iniziative, vogliamo potenziare l’OPI itinerante, per garantire la presenza dell’Ordine anche nelle aree più periferiche della provincia, e sviluppare l’OPI Giovani, un progetto pensato per sostenere i neolaureati e promuovere la professione nelle scuole.
Inoltre, lavoreremo per rappresentare gli interessi degli infermieri nelle sedi istituzionali, valorizzando il loro contributo alla salute pubblica e alla qualità dell’assistenza sanitaria”.
Altro punto interessante è il rinforzo del rapporto dell’infermiere con la cittadinanza. Da questo punto di vista, l’OPI di Siena intende promuovere eventi per sensibilizzare all’importanza dell’assistenza personalizzata, ma non solo. L’intento è far sentire la sanità vicina alla popolazione.