Consentire ai pazienti anziani di rimanere per qualche tempo in strutture dedicate fino al recupero dell’autonomia, potendo così rientrare nel proprio normale contesto di vita: questo è l’obiettivo delle cure intermedie, che intendono ridurre il numero dei ricoveri in casa di cura per i soli pazienti che ne hanno reale necessità.
La Provincia Autonoma di Trento sta puntando su questo modello, come dimostra la recente sperimentazione portata avanti dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, in collaborazione con l’APSP Beato de Tschiderer di Trento: 10 mesi in cui la APSP ha accolto 324 di età media 80 anni, provenienti dall’Ospedale Santa Chiara, dal Pronto Soccorso o alle volte dallo stesso domicilio.
I percorsi sono stati di circa 17 giorni, in seguito ai quali il 90% degli stessi è rientrata a domicilio, nei 2/3 dei casi seguiti da cure domiciliari.
L’apprezzamento dei pazienti è stato notevole.
Luca Zeni, assessore alla Salute e alle Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Trento ha dichiarato: «le cure intermedie sono un tassello importante di un sistema di servizi presente sul territorio e che via via stiamo potenziando per andare incontro alle mutate esigenze delle famiglie. Posso annunciare che, dopo questa esperienza positiva, a Trento siamo pronti a estendere il servizio ad altre sedi sul territorio».
Stefania Somaré