Un angiografo in Emodinamica, una TAC in Radiologia e una gamma camera in Medicina Nucleare sono le nuove strumentazioni da poco inaugurate all’Ospedale di Busto Arsizio da Giulio Gallera, assessore al Welfare di regione Lombardia.
L’angiografo è di ultima generazione, a soffitto, completo di tavolo e quanto necessario per la completa integrazione con il sistema di archiviazione delle immagini radiografiche aziendale.
Una volta archiviate, le immagini possono essere richiamate per valutare l’evoluzione della patologia o per fare confronti con immagini da altre fonti, come la TAC.
Il dispositivo consentirà di ridurre le liste d’attesa, migliorare la diagnosi e ridurre la dose di radiazione per il paziente e per gli operatori.
Inoltre, grazie al software applicativo, si può posizionare in modo perfetto lo stent a livello dei vasi, il che riduce il rischio di complicanze nel follow-up.
Il nuovo angiografo sarà usato per coronarografie, angioplastiche, chiusura del forame ovale.
Il tomografo digitale sarà impiegato in ambito neurologico, ginecologico e cardiovascolare, nei distretti toracico, addominale e muscolo-scheletrico, oltre che per interventi di radiologia interventistica.
Il tutto con una ridotta dose radiante per il paziente e gli operatori, come richiesto dalle linee guida più aggiornate.

La qualità dell’immagine prodotta, basata su 128 strati, è molto alta e i tempi d’esecuzione dell’esame sono brevi: due fattori che permettono di migliorare la diagnosi e, al tempo stesso, di effettuare un numero di esami superiore a quello precedente, stimati in più di 3.000 l’anno.
L’accesso è facilitato anche per pazienti obesi.
Accessibile ai grandi obesi anche la nuova gamma camera tomografica digitale con due testate di rilevazione a cristallo: flessibile, dinamica e adattabile a ogni tipologia di paziente, questa strumentazione può essere usata nell’analisi di tumori della tiroide, negli studi di perfusione miocardica, cerebrale e polmonare, negli studi di svuotamento gastrico, nelle infezioni acute e nello studio dell’apparato osteoarticolare.
Il lettino può essere mosso per effettuare acquisizioni plantari, dinamiche, tomografiche e total body.
I software di elaborazione diagnostica associati e i metodi di ricostruzione 3D garantiscono qualità dell’immagine e riducono la necessità di ulteriori esami.
Stefania Somaré