La telemedicina italiana in concreto

La pandemia da Covid-19 ha notevolmente accelerato lo sviluppo della Telemedicina, in tutte le sue declinazioni, quindi non solo nel consulto, ma anche nella diagnosi, nel monitoraggio e nella riabilitazione.

Lo confermano i numeri. Tra il 2022 e il 2023 la spesa per la sanità digitale in Italia è aumentata del 22%, mentre i teleconsulti medici sono cresciuti del 172% e televisite cardiologiche del 300%. Concorrono a questa crescita le farmacie territoriali, che spesso offrono ai propri clienti servizi in telemedicina, come per esempio elettrocardiogramma (52%), holter pressorio (50%) e holter cardiaco (46%). Ci sono anche studi medici, cliniche e laboratori che fanno lo stesso.

Per incentivare questo movimento, Agenas ha inaugurato la Piattaforma di Telemedicina che estende la possibilità a tutto il SSN.

I vantaggi delle telemedicina

Spiega Vincenzo Telesca, CEO di MedEA: «questo è un momento da celebrare perché segna, anche simbolicamente, uno spartiacque: da oggi la diagnostica in telerefertazione, il teleconsulto e gli altri servizi in telemedicina sono strumenti primari di salute diretti al cittadino e a favore di una riduzione concreta delle liste d’attesa. Un traguardo di salute e sostenibilità prima ancora che di tecnologia.

La tecnologia si valuta per il suo impatto e, con una popolazione fragile e anziana che supera già il 24% (Istat 2023) e un numero di medici specialisti in calo, la diagnostica da remoto è una delle chiavi per il futuro delle cure universali: per rispondere alla crescente domanda di salute senza esaurire le risorse del SSN e portando prevenzione e diagnosi specialistiche sul territorio».

Una soluzione che consente di far fronte al calo degli specialisti ma che va anche incontro alle esigenze dei più anziani, che grazie a queste soluzioni non sarà più costretta a recarsi in ospedale. Avvantaggiati anche i territori montani e più isolati.

Grazie alla Piattaforma di Agenas sarà possibile supportare la prevenzione, l’invecchiamento in salute e la cura delle cronicità, ma non solo. Inoltre, questi servizi potranno salvare la vita in situazioni di emergenza. È già avvenuto, in provincia di Caltanisetta, dove un uomo di 66 anni sottopostosi a ECG in farmacia è stato allertato di un alto rischio infarto, potendosi recare per tempo in Pronto Soccorso.

Il punto sulla situazione

Per capire quanto è diffusa la telemedicina nel nostro Paese, possiamo osservare alcuni numeri.

«Sebbene frammentari, i numeri della telemedicina in Italia parlano di un Paese in forte crescita e capace di rispondere positivamente all’innovazione. Nel solo 2024 sono state erogate più di 900 mila prestazioni di telemedicina in Farmacia (dati Federfarma e MedEA).
Per dare la misura dell’incremento, bisogna considerare che sono state 1,6 milioni tra 2014 e 2023. Solo il gruppo MedEA ha effettuato 240.000 diagnosi in telerefertazione nel 2024, con una crescita del 75 % e nei nostri centri di refertazione certificati ha analizzato, per esempio, oltre 182 mila immagini di sola teledermatologia», conclude Telesca.

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