Invecchiamento: avviato a Milano il progetto OPTIMAge-IT

Migliorare i servizi di cura verso l’anziano, in particolare studiando approcci per ridurre il declino cognitivo che spesso si associa ai ricoveri ospedalieri, anche intervenendo sull’ambiente stesso, rendendolo più age-friendly.

Questo, in breve, l’obiettivo del progetto dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza, chiamato OPTIMAge-IT e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dal progetto Next Generation EU dell’Unione Europea e da Italiadomani.

Inoltre, il progetto rientra nel Partenariato Esteso 8 del PNRR, incentrato proprio sulle “conseguenze e sfide dell’invecchiamento” proposto dall’Università degli Studi di Firenze.

Principal investigator del progetto è il prof. Giuseppe Bellelli, che spiega: “OPTIMAge-IT conferma l’impegno delle nostre istituzioni per promuovere un invecchiamento sano e attivo. Questa iniziativa non solo avrà un impatto significativo sulla salute delle persone anziane ricoverate in ospedale per patologie acute, ma contribuirà anche a rinnovare gli standard di cura ospedalieri per questa fascia di popolazione”.

Gli strumenti del progetto

Ideato in Lombardia, il progetto verrà condotto in tutta Italia e, in particolare, in 8 Reparti Geriatrici: 3 al Nord, tra i quali la Geriatria dell’Ospedale San Gerardo di Monza, che avrà un ruolo centrale; 2 al Centro; 3 al Sud.

Sono previsti interventi atti a prevenire il declino delle funzioni motorie e cognitive che spesso si associa al ricovero ospedaliero, vuoi per ridotta attività fisica, vuoi per scarsa stimolazione.
Per personalizzare al massimo gli interventi, il team si concentrerà anche sulla fenotipizzazione avanzata di biomarcatori, analisi omiche e genotipizzazione della popolazione geriatrica, oltre che sull’ambiente ospedaliero che ospita l’anziano.

Da ultimo, si useranno tecnologie innovative sviluppare all’interno del consorzio Age-IT, per garantire una continuità ospedale/territorio, così da non abbandonare il paziente al momento della dimissione.
L’idea generale è quindi di riuscire a sviluppare un approccio altamente personalizzato, che metta il paziente e le sue peculiari caratteristiche al centro, tanto in ospedale quanto al domicilio.

Per la propria natura, OPTIMAge-IT richiede un approccio mulridisciplinare e multidimensionale. Importante anche la collaborazione con tra ente ospedaliero e Università, che amplia lo sguardo.

Considerando che in Italia vivono al momento più di 14 milioni di over 65, dei quali più di 7 milioni sono over 75, la questione affrontata da OPTIMAge ha un ruolo centrale anche dal punto di vista sociale. Un invecchiamento in salute, infatti, porterebbe vantaggi tanto alla persona, quanto al suo contesto sociale e alla sanità.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here