Lo IEO Proton Center accoglierà i pazienti da settembre 2023

Il gantry

Lo IEO Proton Center accoglierà i pazienti da settembre 2023, lo hanno riferito Mauro Melis e Roberto Orecchia, rispettivamente ad e direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano in occasione di un incontro internazionale tra i protagonisti dello sviluppo della Medicina delle Particelle in Europa.

Mauro Melis, amministratore delegato IEO

«Il Proton Center è uno dei maggiori investimenti nella storia dello IEO», ha detto Melis. «Ci abbiamo creduto sei anni fa e oggi possiamo confermare con soddisfazione che lo porteremo a termine nei tempi previsti a inizio lavori, malgrado la pandemia, la crisi energetica e la situazione economica generale.
Saremo il primo Irccs a dotarsi di un proprio centro protoni, che sarà all’avanguardia tecnologica e con un alto profilo di sostenibilità.

Disponiamo del sistema di protonterapia più avanzato a livello internazionale, installato per la prima volta in Italia e collocato in un edificio su misura e con tecnologie costruttive tipiche delle infrastrutture ma applicate all’edilizia sanitaria. Risponderemo così all’urgente bisogno del Paese di questa cura innovativa, riconosciuta dal Ministero della Salute come salvavita. Allo stesso tempo assolveremo alla nostra missione, che è offrire ai pazienti oncologici, che a noi si rivolgono con fiducia e speranza, la miglior cura disponibile al mondo».

Il ciclotrone

In Italia si stima che i malati candidabili a protonterapia siano circa settemila, una domanda che i tre centri italiani, con capacità di trattamento stimata di mille pazienti l’anno, oggi non riescono soddisfare.
Se gli studi scientifici in corso confermeranno le aspettative, nel nostro Paese la domanda di terapia protonica potrebbe riguardare fino al 15% dei pazienti candidati a radioterapia.

Roberto Orecchia, direttore sanitario IEO

«I risultati ottenuti su oltre duecentomila pazienti trattati con protoni nel mondo dimostrano ampiamente il valore terapeutico della protonterapia», dichiara Orecchia. «Inoltre, le sue potenzialità sono ancora in gran parte inespresse. Pertanto, si aprono scenari di ricerca inediti, ai quali il Proton Center IEO contribuirà, anche grazie al suo collegamento con l’ospedale. La protonterapia è in continua evoluzione, anche in combinazione con altre discipline, come chirurgia, chemioterapia, farmaci molecolari, immunoterapia o altre metodiche radioterapiche.
Oltre centocinquanta studi di validazione e approfondimento sono in corso nel mondo e i centri di protonterapia si stanno moltiplicando nei Paesi ad alto tasso di sviluppo. L’Italia, insieme alla Francia, è il Paese europeo con il più basso rapporto tra sale di trattamento e numero di abitanti».