Diagnosticare il tumore del colon-retto dal respiro: il progetto Endoscope

Con capofila l’Università di Bari, il progetto intende individuare composti volatili presenti nel respiro umano associati al cancro del colon-retto, per migliorare gli strumenti già esistenti e facilitare una diagnosi precoce.

Nel 2023 sono state effettuate 48.706 nuove diagnosi per il tumore del colon-retto, neoplasia che si associa a una sopravvivenza a 5 anni del 65% negli uomini e del 66% nelle donne. A essere colpiti non sono solo soggetti di età superiore ai 50 anni, quindi coperti dallo screening preventivo nazionale, ma anche giovani di età inferiore ai 30 anni, per ragioni ancora non ben chiarite dalla scienza.

Per affiancare gli strumenti di screening e diagnosi già esistenti, spesso invasivi, l’Università di Bari si fa capofila del progetto Endoscope, sviluppato da Predict, al quale partecipa anche l’Università del Salento. Obiettivo del progetto, validare l’uso dell’analisi del fiato per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto. Scopriamo qualcosa di più.

Obiettivo del progetto

L’idea dei ricercatori impegnati in Endoscope è individuare sostanze volatili nel fiato del paziente capaci di rilevare alterazioni metaboliche a loro volta associate al tumore del colon-retto. Per riuscirci, il progetto coinvolgerà 1000 soggetti positivi ai test FIT/FOBT, scegliendone 300 per le analisi con un campionatore del fiato, il Mistral Sampler, sviluppato proprio da Predict. Per gli stessi soggetti ci saranno anche i risultati delle colonscopie.

Grazie all’applicazione di algoritmi di machine learning, i ricercatori cercheranno di identificare un insieme di composti volatili che si associa alla presenza del tumore del colon-retto. Il progetto si svolgerà in Puglia e avrà una durata di 12 mesi.

Il finanziamento

Endoscope si è aggiudicato il banco a cascata D3-4health dell’Università degli Studi di Roma Sapienza e pertanto sarà finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale Complementare Salute. Da parte sua, l’azienda investe 341.398,94 euro, di cui 266.339,66 euro di contributo riconosciuto a fondo perduto.

Spiega Angelo Gigante, presidente e amministratore delegato di Predict: “la breath analysis offre potenzialità diagnostiche significative, intercettando informazioni mirate sul metabolismo umano in modo non invasivo e sicuro per tutte le categorie di pazienti. Questo approccio può essere ripetuto senza vincoli temporali, favorendo l’individuazione tempestiva di alterazioni metaboliche.
Con il progetto Endoscope, Predict si pone l’obiettivo di migliorare i percorsi di screening esistenti. Il campionatore dell’espirato Mistral gioca un ruolo cruciale in questo studio, garantendo la raccolta accurata e standardizzata dei campioni di espirato, essenziale per la validità e l’affidabilità dei risultati diagnostici”.

Se il progetto andrà a buon fine, i clinici e i decisori sanitari avranno a propria disposizione uno strumento semplice ed economico per rinforzare le campagne di screening e la diagnosi.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here