Le liste d’attesa della sanità italiana sono spesso motivo di discussione, molte Regioni lavorano per ridurle. Quando si parla di trapianti d’organo, poi, il problema si fa più urgente: gli organi a disposizione non sono mai sufficienti.
Di recente il Sistema Trapianti Regionale del Veneto e i Centri Trapianti dell’Azienda Ospedaliera di Padova hanno effettuato la prima donazione di organi a cuore fermo. Tutti gli organi espiantati sono stati destinati ad altrettanti trapianti.

Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità e Programmazione Socio-Sanitaria, ha commentato così la notizia: «sono risultati che non si raggiungono per caso ma con un gioco di squadra formidabile: la generosità del donatore e della sua famiglia, l’organizzazione del Coordinamento Trapianti, l’esperienza e il livello scientifico del Centri dell’Azienda, a cominciare da uomini e donne: da specialisti di chiara fama come Gerosa, Rea, Cillo, Rigotti e tutti i loro collaboratori.
Si tratta di un patrimonio di qualità umane e professionali e di alte tecnologie costruito in anni di lavoro e che troverà sempre tutta l’attenzione, oltre che la gratitudine, da parte della Regione.
La perfezione non è di questo mondo e nemmeno la nostra sanità è perfetta, ma nessuno può dubitare che, in ogni situazione, tutti danno tutto per arrivare più in là possibile».
Stefania Somaré