Dieci startup di piccola-media dimensione hanno sviluppato progetti utili in ambito medico-sanitario e desiderano incontrare nuovi partner e investitori.
L’Italia è da sempre una fucina di nuove piccole-medie imprese impegnate in ambiti innovativi, realtà che necessitano di un supporto per potersi affermare sul mercato e farsi conoscere. Questo è l’obiettivo del progetto Primary site di Confindustria Dispositivi Medici, la cui prima edizione è giunta a conclusione nei giorni scorsi. Le dieci realtà vincitrici hanno già partecipato a una fase di lancio, durante la quale hanno presentato i loro progetti. L’obiettivo è trovare partner e investitori disponibili a supportarle nel concreto.
Nicola Barni, presidente di Confindustria DM, sottolinea la volontà di costruire un “ecosistema collaborativo che coinvolga università, istituzioni, enti di ricerca, investitori e startup e permetta alle idee di diventare realtà, sostenendo chi osa innovare e premiando chi ha il coraggio di fare impresa. Solo attraverso una collaborazione concreta e reale tra tutti gli attori possiamo rispondere alle sfide della salute pubblica, della sostenibilità e dell’innovazione”.
Le aziende vincitrici hanno ideato dispositivi innovativi che promettono di facilitare la diagnosi o la gestione di alcune malattie, ma anche di rendere più semplice la vita dei disabili.
Dispositivi per diagnosi e gestione di malattia
Tra le aziende vincitrici sono tre quelle che hanno sviluppato sistemi di diagnosi e/o gestione di una patologia.
Tra queste c’è Strumedical srl, fondata dal dott. Mario Rabuini e dall’ing. Massimo Pergolesi, che propone il proprio dispositivo Endomax®️, per la valutazione non invasiva della funzionalità dei tessuti endoteliali e l’individuazione di eventuali placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni. Registrato, il dispositivo è ancora patent pending.
Differente l’ambito di lavoro di Fidelio Medical, startup che si occupa dello sviluppo di un dispositivo integrato capace di gestire l’anemia e la carenza di ferro, fornendo una diagnosi e al tempo stesso suggerimenti di trattamento efficacie.
Ideato per l’uso in ambito di farmacia territoriale e ambulatori, il device intende facilitare questa diagnosi e ridurre l’impatto dei costi sul SSN. Ultima in questo ambito è l’azienda Nib Biotech, spinoff dell’Università di Torino, che ha sviluppato un test rapido per l’analisi delle urine per effettuare uno screening per il tumore alla prostata. Basato su una tecnica proprietaria.
Le altre imprese
Tra le altre aziende vincitrici ci sono Avanchair Srl che propone la sedia AvanchairOne, a propulsione e con uno speciale sistema di traslazione che permette di portare la seduta all’altezza della superficie su cui si deve passare il soggetto. In questo modo gli spostamenti diventano più facili e sicuri.
Completamente differente l’ambito di azione di MyEcho, azienda che propone una tecnologia che facilita l’acquisizione dei dati ecografici, facilitando l’uso di questo strumento diagnostico anche a distanza. L’intento è di rafforzare l’azione preventiva e l’assistenza domiciliare.
Tra i vincitori c’è Nadir, azienda nata nel 2008 e quindi la più datata tra le vincitrici. In questo caso il device proposto è un elettromedicale al plasma freddo, ricco in elettroni, ioni, radicali e RONS, che può curare le ferite croniche e le ulcere diabetiche e può disinfettare la cute.